+ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 3,1-6)
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
Riflessione:
Miei cari fratelli, il nostro cuore ha sete di comunione con Dio; non c’è uomo che almeno una volta non sia stata attraversato da questo desiderio buono e santo, desiderio che in Gesù trova il suo compimento e la sua realizzazione. Troppe volte però il nostro rifiuto e l’ingrata durezza ci porta a quella paralisi che ci serra la mano e ancor più il cuore! Cari fratelli, tendiamo la nostra mano e apriamo il nostro cuore a Colui che ha assunto su di sé le nostre durezze e le nostre infermità, lasciamo che sciolga le nostre mani e il nostro cuore chiuso, affinché finalmente aperto possa accogliere il dono del Cristo Risorto, che diventa per il nostro amore pane e vino quotidiano. Ora, riempiti del Suo amore, con Lui entriamo in quel movimento di condivisione e gratuità, diventando offerta che rende liberi e felici.
Buona giornata nel Signore!
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